VI SUPPORTIAMO NELL’IMPLEMENTAZIONE

Legge sulla catena di approvvigionamento


VI SUPPORTIAMO NELL’IMPLEMENTAZIONE
Legge sulla catena di approvvigionamento
 
L’entrata in vigore della legge tedesca sulla due diligence aziendale nelle catene di fornitura, o Supply Chain Act in breve, ha un impatto significativo sulle aziende anche in paesi come l´Italia, l’Austria e la Svizzera, in quanto prevede misure vincolanti che riguardano non solo l’azienda stessa, ma anche i suoi fornitori, che devono essere monitorati dalle aziende stesse.  
 
L’obiettivo principale del Supply Chain Act è migliorare la tutela dei diritti umani nelle catene di fornitura globali. L’obiettivo è quello di implementare gli standard di base dei diritti umani a livello globale. Questo include obiettivi come il divieto di lavoro minorile o di lavoro forzato o in schiavitù, che i lavoratori lungo le catene di fornitura abbiano la possibilità di “sindacalizzarsi”. La legge copre anche, in una certa misura, la protezione dell’ambiente, quando i rischi ambientali possono portare a violazioni dei diritti umani.
 
Ma questo è solo il primo passo nel nuovo mondo della conformità della catena di approvviggiamento. La seconda si sta avvicinando a passi da gigante sotto forma di “Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sulla diligenza delle imprese in materia di sostenibilità e che modifica la direttiva (UE) 2019/1937”.  
 
La direttiva UE si differenzia in 4 punti principali:  
 
Campo di applicazione esteso: tiene conto non solo del numero di dipendenti ma anche del fatturato annuo.
 
Obbligo concreto del management (amministratori delegati, membri del consiglio di amministrazione): Ad esempio, stabilire e supervisionare l’attuazione dei processi di due diligence e integrare la due diligence nella strategia aziendale. Inoltre, nell’adempimento del proprio dovere, il management deve considerare l’impatto delle proprie decisioni sui diritti umani, sul cambiamento climatico e sull’ambiente.
 
Piano d’azione per il clima: Le aziende devono preparare un piano d’azione per il clima per garantire il raggiungimento dell’obiettivo dell’1,5% previsto dall’Accordo sul clima di Parigi.
 
La differenza significativa, tuttavia, sta nella responsabilità civile delle imprese, che devono affrontare richieste di risarcimento danni in caso di mancato rispetto degli obblighi di diligenza.  
 
La legge tedesca sulla catena di fornitura ha rilevanza diretta per le aziende che hanno la loro sede principale, la sede amministrativa, la sede legale o una filiale in Germania e che impiegano più di 3.000 lavoratori in Germania. Il limite di dipendenti scenderà a 1.000 dipendenti in Germania a partire dal 01.01.2024.  
 
Le aziende interessate devono istituire una procedura per i reclami e sono obbligate a documentare e riferire annualmente. Gli obblighi di due diligence prevedono, tra l’altro, che:  
 
L’ancoraggio delle strutture per una gestione efficace del rischio.
Un’analisi del rischio
Misure di prevenzione
La creazione di misure correttive
L’istituzione di una procedura di reclamo (solitamente accompagnata dall’istituzione di un sistema di whistleblowing)
L’obbligo di documentare e riferire annualmente    
 
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